LA DIAGNOSI

Il percorso diagnostico del tumore dell’ovaio, non esistendo alcun metodo di screening efficace, comincia di norma successivamente al manifestarsi di persistenti sintomi addominali e pelvici.

La diagnosi, in caso di sospetta neoplasia ovarica, prevede:

  • la valutazione dei sintomi, il loro andamento e la mancata regressione
  • l’analisi dell’anamnesi, anche familiare, della paziente che potrebbe suggerire una predisposizione genetica allo sviluppo di questo tumore
  • un’accurata visita ginecologica
  • un’ecografica transvaginale per verificare lo stato degli organi pelvici (ovaie, utero, vescica ecc.)
  • il dosaggio nel sangue di specifici marcatori tumorali
  • gli esami strumentali (TC, risonanza magnetica, PET) per accertare l’eventuale presenza della malattia in altre sedi oltre quella di origine.

La certezza della diagnosi del tumore ovarico si ottiene però solo attraverso l’esame istologico dei tessuti tumorali, che richiede una procedura chirurgica.

L’esame istologico consente la stadiazione e l’individuazione del tipo di tumore ovarico.

Il tumore maligno delle ovaie si distingue in vari tipi, a seconda del tipo di cellule da cui origina:

  • tumori epiteliali, hanno origine dalle cellule epiteliali che rivestono la superficie delle ovaie e rappresentano il 90% dei tumori ovarici;
  • tumori germinali, derivano dalle cellule germinali che danno origine agli ovuli e rappresentano circa il 5% delle neoplasie ovariche;
  • tumori stromali, nascono dallo stroma ovvero dal tessuto strutturale dell’ovaio nel quale vengono prodotti gli ormoni femminili e rappresentano l’1% dei tumori ovarici.

I tumori epiteliali si distinguono a loro volta in 5 sottotipi istologici:

  • carcinoma serioso di alto grado, che rappresenta il sottotipo più comune (70%) solitamente riscontrato ad uno stadio avanzato;
  • carcinoma serioso di basso grado, più comune nelle donne giovani (5%) e di norma associato ad una prognosi migliore;
  • carcinoma mucinoso, se scoperto in fase iniziale presenta una prognosi favorevole e rappresenta il 3% dei tumori epiteliali;
  • carcinoma endometrioide, che rappresenta circa il 10% delle neoplasie ovariche epiteliali;
  • carcinoma a cellule chiare, che spesso presenta una stretta associazione con l’endometriosi e rappresenta il 10% dei tumori ovarici diagnosticati.